Dove tutto è stato presodi e con Tamara Bartolini e Michele Baronio drammaturgia Tamara Bartolini
scene e paesaggio sonoro Michele Baronio collaborazione al progetto, assistente alla regia e foto Margherita Masè collaborazione artistica Fiora Blasi, Alessandra Cristiani, Gianni Staropoli suono Michele Boreggi concept video Raffaele Fiorella regia Tamara Bartolini/Michele Baronio produzione Bartolini/Baronio | 369gradi coproduzione Teatri di Vetro festival/triangolo scaleno teatro con il supporto di Residenza IDRA (Brescia) e Armunia (Castiglioncello) nell’ambito del progetto CURA 2017 residenze Teatro Crest (Taranto) | Dracma Teatro – del Bello Perduto (Reggio Calabria) | Carrozzerie n.o.t (Roma) | Teatro del Lido di Ostia (Roma)
Nella casa assediata dai tarli, ogni stanza è il racconto di un mondo ladro. Abitare dove tutto è stato preso non è comodo, ma sotto il peso delle sue polveri cerchiamo la possibilità di curarne le rovine. La correzione, prova di follia ma anche di resistenza umana, si dispiega allora nella costante trasformazione degli elementi quotidiani: la casa si fa corpo, architettura esistenziale e rifugio a cui tornare per fare mondo invocandone il futuro. A ritroso verso i primi sensi e luoghi, cerchiamo le parole da consegnare a chi abiterà la casa dopo di noi, aprendo il tempo del nostro costruire tra la Terra, il corpo e il teatro. Dove tutto è stato preso c’è ancora una rosa gialla, un giardino di cui prendersi cura.
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