MenzognaMENZOGNA, UN INVITO ALLA VISIONARIETÀ Testo di Marianna Agliottone In cosa consiste la “menzogna”? Che universo di senso vuole racchiudere il titolo di questa mostra? Nelle parole di Raffaele Fiorella: «La menzogna può essere intesa secondo un’accezione positiva e non necessariamente negativa. Può significare attività capace di trasformare la realtà per renderla più come piace a noi, la capacità degli uomini di inventare storie, luoghi, vissuti, cose che non esistono ma che vorremmo esistessero». La menzogna dunque è il prodotto dell’immaginazione, ma essendo l’immaginazione il recupero e il rilancio di materiali archiviati nella memoria, non importa se conscia o inconscia, la menzogna è un legittimo processo di pensiero, anzi di costruzione della realtà. È diaristica, autobiografica, introspettiva e sublimatoria come l’arte romantica, di cui forse è l’estrema propaggine. È altrettanto un modo per affrontare il mondo, poiché è a beneficio di valori non necessariamente univoci che lascia libero corso alla fenomenologia del divenire…(vai al testo) (ph di Silvestro Simeone)
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